Stanislao Borghi argentieri
La storia La storia
La storia
La bottega artigiana di Arte Sacra di Stanislao Borghi (1898-1998), considerato uno degli artisti di maggiore prestigio nel campo del cesello in argento, nasce a Malnate nel 1929.

Già nel 1925 Stanislao veniva considerato un artista d'eccezione, tanto che argentieri di Milano gli commissionarono un'opera da offrire a Vittorio Emanuele III in occasione della Fiera Campionaria.

Il giovane Stanislao eseguì per l'occasione un grande centro di 60 centimetri da lui stesso ideato, dove sbalzò al centro il ritratto del Re e tutt'intorno l'epopea della Grande Guerra.

Il successo vero e proprio arrivò nel 1926, quando Stanislao rifece completamente in argento il famoso scudo di Benvenuto Cellini, conservato nell'armeria reale di Torino.

E' in quegli anni che il direttore della Sovrintendenza archeologica ing. Giussani, lo incarica di eseguire la copia della famosa Croce di Gravedona, preziosa opera del 1508 rubata e distrutta nel 1920.
Con l'entrata nella Bottega di Malnate dei cinque figli, che nel frattempo si sono specializzati nell'oreficeria, nell'argenteria, nella scultura e nel cesello, le opere prodotte verranno spesso progettate congiuntamente con uno o più figli.
Con il figlio Paolo, ora scultore di fama mondiale, Stanislao eseguì la Lampada Votiva in argento e oro che si trova nell'edicola del Santo Sepolcro a Gerusalemme. La carriera di Stanislao nel campo dell'arte, soprattutto sacra, è lunga e prolifera, con la creazione di veri e propri capolavori: ostensori, calici, tabernacoli, viae crucis, nonchè pezzi unici di argenteria cesellata in tutta Italia e all'estero.
In anni recenti, di grande prestigio è stato il lavoro di collaborazione con lo scultore Floriano Bodini per importanti arredi della Santa Casa di Loreto, per il Vaticano durante il pontificato di Sua Santità Giovanni Paolo II e per la chiesa di San Pio da Pietralcina di Renzo Piano.

Nel laboratorio artistico dove i figli Giovanni e Francesco lavorano si possono ammirare alcuni calchi in gesso di opere del padre, uno dei quali rappresenta proprio quello scudo di Cellini che per mesi ha impegnato Stanislao e che venne poi ritrovato a palazzo Cusi a Milano.
La maestria del capostipite si è trasmessa ai figli tra cui Paolo scultore, Giovanni cesellatore e Francesco orafo e Luigi, argentiere nel laboratorio di Como.

Le abilità e le competenze dei Fratelli Borghi, acquisite dal padre e da anni di tecnica e esperienza, emergono dalle loro opere, realizzate anche su disegno dei loro committenti.

La vena artistica è stata trasmessa anche alla seconda generazione: i nipoti Matteo e Pietro, che intraprendono in chiave più moderna la strada dell'arte ereditata dal capostipite, orientandola verso un design contemporaneo.
Spazio vendita
Lo spazio vendita inserito nel laboratorio sito a Como, via Varesina 13 (ingresso retro palazzo), espone i nuovi lavori prodotti di gioielleria ed articoli regalo in argento.